Sulla rivista The Scientific World Journal è stato riportato il caso di una donna di 28 anni d’età che ha presentato 2-anni di storia di blefarite idiopatica, cronica che non rispondeva a diversi cicli di trattamento con collirio di corticosteroidi. La blefarite è una infiammazione dei margini palpebrali, con arrossamento, gonfiore, formazione di croste, squame, ulcere. L'esame fisico della palpebra della giovane paziente aveva manifestato edema, placche eritematose delle palpebre inferiori con madarosi. Il Campione bioptico ottenuto ha consentito la diagnosi di lupus eritematoso discoide (DLE).
DLE è una malattia cronica, cutanea che è clinicamente caratterizzata da un rash malare, eritema acuto e lesioni discoidi e si distingue una forma localizzata che si verifica quando sono interessati solo la testa ed il collo, mentre la forma diffusa si verifica quando anche altre parti del corpo sono interessate. I pazienti con coinvolgimento diffuso spesso presentano anche anomalie ematologiche e sierologiche, hanno maggiori probabilità di sviluppare lupus eritematoso sistemico, e sono più difficili da trattare. Un certo numero di malattie della pelle può essere confusa con il lupus eritematoso discoide, come la psoriasi, dermatite seborroica, acne, rosacea, lupus vulgaris, sarcoidosi, malattia di Bowen, eruzione di luce polimorfa, lichen planus, dermatomiosite, granuloma anulare, e granuloma facciale. Le eventuali lesioni della palpebra possono raramente rappresentare una manifestazione della malattia. Il lupus eritematoso discoide dovrebbe pertanto essere considerato nella diagnosi differenziale di blefarite cronica o madarosi. La paziente è stata trattata con successo con idrossiclorochina. Le lesioni cutanee si sono risolte lasciando minime cicatrici.
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